Baylee reviewed La casa delle belle addormentate. by Yasunari Kawabata
La casa delle belle addormentate
3 stars
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Incontrando lo stile raffinatissimo e delicato di Kawabata non è difficile immaginare perché abbia vinto il Nobel per la letteratura (e infatti, nelle motivazioni dell’Accademia svedese, si legge: per la sua abilità narrativa, che esprime con grande sensibilità l’essenza del pensiero giapponese) e, in generale, perché sia uno dellз maggiori scrittorз giapponesi del Novecento.
Tuttavia non posso proprio affermare che La casa delle belle addormentate mi sia piaciuto perché, pur nella consapevolezza che racconti di un estremo degrado morale e che quindi non potessi aspettarmi esempi di virtù, mi ha provocato una tale repulsione che ho fatto fatica a portare avanti la lettura. Immagino di doverne rendere merito a Kawabata per la perizia con la quale ha messo nero su bianco questo sfacelo, riuscendo anche a collegarlo con il decadimento della vecchiaia che porta alla morte, ma …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Incontrando lo stile raffinatissimo e delicato di Kawabata non è difficile immaginare perché abbia vinto il Nobel per la letteratura (e infatti, nelle motivazioni dell’Accademia svedese, si legge: per la sua abilità narrativa, che esprime con grande sensibilità l’essenza del pensiero giapponese) e, in generale, perché sia uno dellз maggiori scrittorз giapponesi del Novecento.
Tuttavia non posso proprio affermare che La casa delle belle addormentate mi sia piaciuto perché, pur nella consapevolezza che racconti di un estremo degrado morale e che quindi non potessi aspettarmi esempi di virtù, mi ha provocato una tale repulsione che ho fatto fatica a portare avanti la lettura. Immagino di doverne rendere merito a Kawabata per la perizia con la quale ha messo nero su bianco questo sfacelo, riuscendo anche a collegarlo con il decadimento della vecchiaia che porta alla morte, ma nonostante avessi ben chiaro tutto questo ho fatto molta fatica ad arrivare in fondo.
Il fatto è che questo degrado morale passa anche dal vecchio Eguchi che tocchiccia queste ragazze narcotizzate a suo piacimento, ne studia la verginità (non si sa bene in base a quale evidenza fisica, ma sorvoliamo) e ci ripete fino allo sfinimento che lui è sì vecchio, ma non così tanto da non avere più erezioni, il che lo fa virare decisamente verso il patetico. Speravo che gli venisse un infarto e che alla tenutaria della casa toccasse portarlo via di peso tra un sacramento e l’altro, ma niente, mi è toccato sorbirmelo fino alla fine.
Penso che proverò a leggere altro di Kawabata (sicuramente Il paese delle nevi, il suo romanzo più famoso) non appena mi sarà passata la nausa per La casa delle belle addormentate. Potrebbe volerci un bel po’, ma ogni consiglio su questo autore sarà ben accetto!